Negli appalti di lavoro, il Warranty Bond è una garanzia con la quale il Committente si tutela in caso di mancato ripristino di eventuali difetti che dovessero sorgere durante il periodo di garanzia dei lavori.
Nella maggior parte dei casi (o comunque negli appalti internazionali di medio-grandi dimensioni) essa viene rilasciata da una banca su istruzioni dell'Appaltatore e prevede il pagamento di un certo importo al Committente nel caso in cui (durante il periodo di garanzia dei lavori) i difetti denunciati dal Committente non vengano ripristinati dall'Appaltatore.
Tra le garanzie utilizzate negli appalti internazionali, il Warranty Bond è molto frequente negli appalti per la costruzione di impianti produttivi e di opere infrastrutturali di medio-grandi dimensioni.
Tale garanzia viene richiesta insieme ad altre garanzie (quali ad esempio l' Advance Payment Bond o il Performance Bond).
Al verificarsi di un difetto, il Committente e l'Appaltatore iniziano solitamente lunghe discussioni di natura tecnica sulla natura dei difetti e sulla loro imputabilità all'Appaltatore. Le parti discutono in particolare se si tratta di difetti dovuti al modo con cui l'Appaltatore ha eseguito i lavori oppure ai materiali utilizzati o se, invece, si tratta di difetti indipendenti dalle attività eseguite dall'Appaltatore.
Nel caso in cui le parti non raggiungano un accordo, oppure nel caso in cui l'Appaltatore si rifiuti di eseguire i ripristini richiesti (ad esempio perché ritiene che i difetti non siano imputabili alle sue attività), il Committente potrà escutere la garanzia e, se si tratta di una garanzia autonoma e a prima richiesta, potrà rivolgersi alla banca garante per ottenere il pagamento di una somma di denaro quantificata secondo un meccanismo prestabilito ed entro un importo massimo.
Se il Warranty Bond è emesso nella forma di garanzia autonoma e a prima richiesta, il Committente potrà richiedere il pagamento della somma di denaro stabilita senza la necessità di dover provare l'inadempimento dell'Appaltatore ed il pagamento da parte della banca avverrà di solito sulla base di una semplice domanda inviata al garante.
Questo tipo di garanzia prevede espressamente (se nella forma di garanzia autonoma) l’impossibilità sia per l’Appaltatore che per il garante di sollevare eccezioni relative al contratto di appalto. Ciò vuol dire, quindi, che se l'Appaltatore ritiene che i difetti non siano a lui imputabili, avrà pochi strumenti per prevenire il pagamento della garanzia.
E' evidente l'enorme rischio per l'Appaltatore il quale potrebbe vedersi escutere questa garanzia anche in ipotesi di mala fede da parte del Committente il quale, come detto, non deve provare l'effettivo inadempimento dell'Appaltatore (leggi anche Cosa fare in caso di escussione abusiva di una garanzia).
Come Appaltatore, segui alcune regole di base che ti permettono di ridurre i rischi che possono derivare da una escussione arbitraria del Warranty Bond:
C. Conclusioni
Il Warranty Bond rappresenta un normale e fisologico strumento di tutela per il Committente per coprirsi dal rischio che le opere eseguite presentino difetti dovuti, in un modo o nell'altro, alle attività eseguite dall'Appaltatore.
Se la garanzia è emessa nella forma di una garanzia autonoma e a prima domanda essa può rappresentare uno strumento molto efficace con cui il Committente potrebbe esercitare pressioni ingiuste nei confronti dell'Appaltatore ed ottenere il ripristino di difetti anche quando questi non siano realmente attribuibili all'Appaltatore stesso.
Solo una corretta negoziazione del Warranty Bond potrà garantire un giusto equilibrio tra le esegenze del Committente e quelle dell'Appaltatore.
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