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Performance Bond: cos'è e come funziona negli appalti internazionali

Scritto da Giuseppe Broccoli | 6 lug 2020

Il Performance Bond è la garanzia con la quale il Committente si copre dal rischio di un eventuale inadempimento (totale o parziale) dell'Appaltatore nell'esecuzione delle opere.

Tra le garanzie utilizzate negli appalti internazionali, il Performance Bond è sicuramente la garanzia più diffusa e che presenta i maggiori rischi per l’Appaltatore.

(Questo articolo è un aggiornamento di un precedente articolo pubblicato nel giugno 2018)

 

Per la guida completa sul Performance Bond, puoi leggere la pagina specifica che abbiamo dedicato a questa garanzia. 

Nella maggior parte dei casi (o comunque negli appalti internazionali di medio-grandi dimensioni) il Performance Bond viene rilasciata da un istituto di credito su richiesta dell'Appaltatore. Tale garanzia viene richiesta insieme ad altre garanzie (quali ad esempio l' Advance Payment Bond o il Warranty Bond).

 

 

A.      Come funziona

Il meccanismo è, di per se stesso, abbastanza semplice perché prevede che, al verificarsi di un inadempimento dell'Appaltatore, il Committente possa rivolgersi alla banca garante per ottenere il pagamento di una somma di denaro quantificata secondo un meccanismo prestabilito ed entro un importo massimo.

Il Performance Bond spesso assume la forma della garanzia autonoma e a prima richiesta ovvero di una garanzia che può essere escussa senza che il Committente debba provare l'inadempimento e il cui pagamento avviene di solito sulla base di una semplice domanda inviata al garante.

Questo tipo di garanzia prevede espressamente (se nella forma di garanzia autonoma) l’impossibilità sia per l’Appaltatore che per il garante di sollevare eccezioni relative al contratto di appalto.

Esistono però alcuni limiti a questo potere (quasi incondizionato) del Committente che possono essere utilizzati solo in casi eccezionali e solo tramite una corretta tenuta della documentazione di cantiere.

E' evidente l'enorme rischio che l'Appaltatore corre con l'emissione di tale garanzia in quanto potrebbe subire un tentativo di escussione della garanzia anche in ipotesi di mala fede da parte del Committente il quale, come detto, non deve provare l'effettivo inadempimento dell'Appaltatore (leggi anche Cosa fare in caso di escussione abusiva di una garanzia). 

In altri casi, il Performance Bond può essere rilasciato non da una banca ma da una società appartenente al gruppo dell'Appaltatore e anzichè prevedere il pagamento di una somma di denaro, può prevedere che il garante esegua le opere (non completate dall'Appaltatore).

In tale ipotesi, il Committente avrà il vantaggio di non dover selezionare un nuovo appaltatore (con notevoli ritardi sull'esecuzione delle opere) cosa che invece accade nel caso in cui il garante versi al Committente una somma di denaro attraverso la quale il Committente farà eseguire le opere da un secondo appaltatore.

 

B.      6 Regole per ridurre i rischi per l'Appaltatore

Come Appaltatore, segui alcune regole di base che ti permettono di ridurre i rischi che possono derivare da una escussione arbitraria del Performance Bond:

 

  • VERIFICA prima di tutto se si tratti di una garanzia che copre solo la corretta e puntuale esecuzione dei lavori o se, invece, copra anche i difetti che possono sorgere durante il periodo di garanzia (cosa che solitamente è oggetto di apposita e separata garanzia, il Warranty Bond). In tal caso dovrà essere inserito un meccanismo che chiaramente indichi la differenza di funzione della garanzia e la diminuzione dell’importo;


  • NEGOZIA la garanzia in modo che il Committente possa escuterla dietro presentazione, quanto meno, di un parere da parte di un terzo indipendente (ad esempio un tecnico nominato dalle parti) che dichiari l’effettivo inadempimento, parziale o totale, o dietro presentazione di altri documenti;

 

  • NEGOZIA in alternativa la garanzia in modo tale che il Committente debba, quantomeno, indicare in dettaglio l’(asserito) inadempimento dell’Appaltatore (tale indicazione sarà utile nel caso l’escussione sia illegittima o, come si dice, "abusiva");

 

  • NEGOZIA la garanzia in modo tale che il Committente debba documentare l’entità del danno subìto e che l’ammontare che può essere escusso sia limitato al solo danno effettivamente subìto. Questa indicazione potrà esserti utile, in caso di escussione arbitraria, tu decidessi di tentare il recupero dell'importo escusso;

  • VERIFICA se la garanzia che stai per rilasciare o che hai già rilasciato copre anche i rischi derivanti da eventuali difetti che possano sorgere nel periodo di garanzia 

 

C.      Conclusioni 

Il Performance Bond rappresenta un normale e fisiologico strumento di tutela per il Committente ma può diventare in alcune circostanze uno strumento di pressione molto efficace per il Committente con pochi scrupoli (o anche solo esasperato dai problemi derivanti dalla gestione della commessa). 

Non si può negare che spesso esso viene utilizzato come vero e proprio grimaldello da parte del Committente nei confronti dell'Appaltatore.

Un'attenta e corretta negoziazione del Performance Bond consente di ottenere un giusto equilibrio tra le ragioni del Committente e quelle dell'Appaltatore e ridurre, il più possibile, un uso strumentale (ed arbitrario) di questa garanzia.

 

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